Ricordo una bella e positiva esperienza sulla preistoria affrontata in tre classi terze alcuni anni fa.
In una delle tre classi insegnavo italiano, nelle altre due storia e geografia.
All'inizio dell'anno con le colleghe proponemmo la lettura in classe del testo di Kipling "L'invenzione dell'alfabeto" una volta alla settimana.
In tutte e tre le classi avviai una prima rappresentazione dei personaggi della storia, sulla quale fu necessario soffermarci poichè rappresentati in jeans, scarpe da tennis, magliette!
Nacque la discussione, le riflessioni dei bambini sui materiali di cui potevano disporre quegli uomini del passato e su come dunque ripararsi dal freddo, fecero di nuovo i loro disegni. Così lavorammo anche sugli ambienti, le abitazini, gli utensili.
Su questi ultimi incentrammo la tappa successiva del lavoro: provare a realizzare gli utensili da loro usati.
Ci interrogammo su quali materiali reperire e poi cercammo di documentarci sulle tecniche da usare per realizzarli.
I prodotti portarono via molto tempo, alcuni si ruppero a causa del materiale poco adatto, altri pezzi invece si lavoravano perfettamente: i bambini sperimentarono la fatica, ma alla fine uscirono dei pezzi unici, meravigliosi, dalle loro manine.
Ci interrogammo sui luoghi della preistoria in Italia, e partì una nuova ricerca di luoghi in cui erano presenti testimonianze di uomini della preistoria: costruimmo una grande carta muta (anche qui fu necessario ingegnarci per proiettare la forma dell'Italia su uno sfondo bianco e tratteggiare i confini) e su di essa di volta in volta localizzavamo i luoghi con le fonti di cui eravamo venuti a conoscenza.
Il prodotto finale, utile alla socializzazione del lavoro svolto, fu una bellissima mostra aperta alle famiglie e alle classi della scuola per una settimana. Gli alunni a turno durante le ore di lezione erano a disposizione per guidare i genitori e gli alunni delle altre classi nella visita della mostra.
Chiudemmo il tutto con la rappresentazione di un episodio del libro di Kipling, di cui scrivemmo copione, producemmo la locandina e gli inviti (come pure era accaduto per la mostra) e con carta e spillatrici realizzammo i costumi di scena. Bello fu anche la realizzazione di un breve ballo tribale all'interno della rappresentazione: ascoltammo tantissimi cd musicali soprattutto di suoni d'africa, ma non trovammo nulla di semplicemente ritmico, così con l'insegnante di sostegno che era anche esperto musicista, creammo un piccolo brano, composto solo da percussioni.
Tutto questo il lavoro di un anno intero!